Così l’autore descrive questo mobile presentato per la collezione Intarsia: “L’artista è uomo della “polis”, lotta, lavora, ama, nella città e per la città. Ogni atto della progettualità artistica, della programmazione del nuovo, cerca una sempre nuova significazione del mondo, ogni passo dentro alle materie ed al farsi opera implica decisioni e scelte che sono indubbiamente artistiche, in quanto contengono coerenze significative, implicano sistemi di scelte e di decisioni della persona, del gruppo, del movimento conflittuale di tutta la prassi sociale. Per questo ogni scelta della persona non cessa mai, sul piano artistico, di essere una scelta etica per il gruppo o contro il gruppo, per l’uomo o contro l’uomo”.
Leccese di nascita, maestro d’Arte, si trasferisce a Parigi in gioventù e successivamente a Milano. Qui si diploma all’Accademia di Brera, di cui anni dopo e per lungo tempo sarà Direttore. Pittore, ma anche fotografo, scenografo, colto studioso della storia dell’Arte.