L’intarsio di Morandini vive della sua dinamicità, della minima e progressiva rotazione della stessa forma in essenza chiara sullo sfondo nero, e dall’effetto ottico che ne risulta. Una rigorosità esemplare del linguaggio matematico-geometrico prediletto dall’artista. “Scoprire che l’ovvio è sorprendente e può avere la forma della vita”, citando l’artista stesso per una possibile chiave di lettura del suo lavoro.
Artista, designer, docente, inizia l’attività scultorea nel 1963. Da allora, ha ininterrottamente tenuto mostre in Italia, Europa, America, Giappone. Importante la sua attività nel campo della ceramica di alta qualità (collaborazione con Rosenthal di Selb) e i suoi interventi nell’architettura, con edifici e grandi opere per spazi pubblici.